SPAZI DI ACCOGLIENZA

Il contributo delle Acli provinciali per la realizzazione di un progetto di accoglienza dedicato alle persone rifugiate e ai richiedenti asilo politico.
a cura di Filippo Pinzone

Spazi di accoglienza

Il dibattito sul tema dell’immigrazione sta animando discussioni, creando sconcerto e inculcando paure anche tra le persone che, in questi anni, avevano consolidato convinzioni e atteggiamenti di solidarietà e di accoglienza. Le Acli sono da sempre impegnate a sostegno dei migranti: una volta lo erano nei confronti degli italiani che andavano all’estero in cerca di maggior fortuna e occupazione; oggi e, da qualche decennio a questa parte, degli stranieri che giungono in Italia e in Europa, sempre per le stesse ragioni per di più aggravate da guerre, violenza, carestie e mutamenti climatici. Per questo le Acli non accettano di assistere indifferenti o di essere travolte da campagne xenofobe e razziste che fanno leva sulle paure delle persone e cercano di contrastare l’intolleranza, non solo sul piano ideologico, ma anche attivando buone pratiche di accoglienza e di solidarietà, adulta e responsabile.
Le Acli Provinciali di Varese dall’inizio del 2015 hanno intrapreso, assieme al Coordinamento Migrante di Varese, un percorso di condivisione e di accoglienza di rifugiati e persone richiedenti asilo politico. L’iniziativa è stata concretamente realizzata grazie alla creazione di una ATS (Associazione Temporanea di Scopo) tra la Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione Coop. soc. Onlus, l’Associazione I Colori Del Mondo Onlus e le Acli Provinciali stesse. Lo spirito e le modalità con le quali è stata progettata ed avviata questa esperienza rappresentano la volontà, dei diversi soggetti che la promuovono, di affrontare la questione dell’accoglienza di persone migranti, richiedenti protezione internazionale, in modo innovativo, sia per lo spessore delle relazioni umane che la caratterizzano, sia per il livello di coinvolgimento attivo degli immigrati stessi, superando la dimensione strettamente emergenziale.
Il progetto attuato prevede la realizzazione di un servizio di accoglienza dei soggetti richiedenti protezione articolato su diversi piani e composto da una gamma di attività che le persone prese in carico devono svolgere, in parte all’interno delle strutture messe a disposizione, in parte all’esterno di esse. Le strutture dedicate all’accoglienza sono degli appartamenti resi disponibili sul territorio da Fondazione Enaip Lombardia, dall’Associazione I Colori del Mondo Onlus e da alcuni privati cittadini. Il progetto si avvale inoltre di supporti esterni e collaborazioni con diversi servizi istituzionali e con altre realtà della società civile (culturali, ricreative e sportive) presenti sul nostro territorio, al fine di costruire percorsi strutturati e rispondere al meglio ai bisogni delle persone accolte.

Uno dei primi obiettivi è quello di favorire l’apprendimento della lingua italiana, indispensabile per lo svolgimento delle prestazioni necessarie alla formalizzazione del percorso di richiesta della protezione internazionale; non meno importanti sono la tutela della salute e le attività di orientamento lavorativo. Il tema della legalità è un elemento centrale del percorso programmato per le persone prese in carico e si declina sia nella cura nella raccolta delle diverse storie personali di ciascuno di essi, sia per ciò che riguarda la conoscenza dell’Italia e delle sue normative. A tutti viene garantito un servizio di informazione sulla normativa concernente l’immigrazione, sui i diritti ed i doveri dei cittadini stranieri in Italia
In tutte queste attività gli ospiti sono accompagnati da operatori e, laddove necessario, mediatori culturali che svolgono funzioni di facilitazione, educative, di controllo e di monitoraggio.

Nei prossimi mesi si andrà a consolidare il percorso intrapreso con l’avvio di attività laboratoriali, di volontariato e di utilità sociale al fine di impegnare in modo costruttivo il tempo a disposizione delle persone accolte. Per meglio raggiungere questo ulteriore obbiettivo abbiamo ritenuto di coinvolgere la cittadinanza, siamo infatti alla ricerca di:
– Volontari disponibili a mettere in campo il proprio tempo e le proprie competenze, con il supporto di
operatori professionali, per attivare delle esperienze laboratoriali (alcuni esempi:, lezioni di alfabetizzazione
di base, informatica, orticoltura) e attività sportive.
– Indumenti per giovani individui adulti maschi per affrontare mesi invernali.
– Nuove strutture (appartamenti) dove poter accogliere le persone che stanno arrivando sul territorio italiano.

Per quanto riguarda l’ultima richiesta (relativa ad appartamenti messi a disposizione) vorremmo rivolgerci e sollecitare quei proprietari di immobili che siano disposti a dare in locazione per un periodo definito (anche solo di un anno), appartamenti o case singole, creando così la possibilità di aumentare la capacità di offrire un’accoglienza, che riteniamo qualitativamente diversa e lontana da pregiudizi e paure legate a stereotipi negativi.

Da non sottovalutare infine che l’impostazione di questo progetto, oltre a garantire una più qualificata ed umana accoglienza dei richiedenti protezione, ha creato anche occasioni di lavoro per dei giovani, impegnandoli nelle attività dell’accompagnamento, necessario ad una reale integrazione. Pertanto la possibilità di offrire l’accoglienza ad un numero maggiore di richiedenti, crea automaticamente anche qualche nuova opportunità di lavoro.

Grati della vostra collaborazione e dei vostri suggerimenti che vorrete indicarci, vi rammentiamo che per ulteriori informazioni potrete rivolgervi:

Segreteria Provinciale Acli
tel. 0332.281204
email: aclivarese@aclivarese.it

Cooperativa Lotta contra l’Emarginazione

email: segreteria@cooplotta.org

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Tratto da AcliVarese n.4 – ottobre 2015 – Progetto Spazi di accoglienza